"Scempio
alla storica villa Scala ?" Pubblichiamo
una lettera di rettifica all'articolo su palazzo Scala-Gherardesca apparso
su Metropoli edizione di Firenze di venerdì 10 novembre 2006. La nostra conversazione
con un giornalista si è trasformata in una forma di esposizione mediatica diretta
nei confronti della nostra Associazione.
La
nostra attività di ricerca e informazione è preziosa e vitale per
la tutela del nostro patrimonio storico architettonico, muove da
principi della Costituzione italiana e dalle stesse finalità espresse
dal Nuovo Codice dell'Architettura e del Paesaggio: "La Repubblica
tutela il paesaggio e il patrimonio storico ed artistico della nazione"
(art 9 Costituzione), "La repubblica favorisce e sostiene
la partecipazione dei soggetti privati, singoli o associati, alla
valorizzazione del patrimonio culturale." (art. 6 nuovo codice
dei BB.CC.). Tuttavia non è prudente un livello di esposizione di
questo tipo soprattutto all'interno di un'azione di denuncia come
la nostra. Facciamo da sempre informazione con metodo e senza toni
apodittici, ciò non di meno è nostro dovere fornire le informazioni
necessarie per consentire alla città di avere un adeguato
livello di trasparenza nei confronti di una amministrazione che
in Italia spesso lavora senza la partecipazione degli organi di
informazione e dei cittadini.
Non
abbiamo intenzione di trovarci all'interno di un contenzioso legale per affermazioni
che non abbiamo fatto e non faremo prima della conclusione della ricerca sul caso
in questione. Soprattutto non vogliamo trovarci a dover costituire da soli
un capro espiatorio per un mancato esercizio di tutela del patrimonio da parte
delle amministrazioni consentono delle trasformazioni urbanistiche palesemente
discutibili che abbiamo avuto solo il merito di segnalare. Interventi in contrasto
con i principi della Carta costituzionale, con il Codice dei BB.CC e le Carte
del restauro italiane. Non vorremo essere noi a pagare le scelte opinabili di
un'amministrazione pubblica perché questo sarebbe davvero intollerabile e paradossale.
Ribadiamo
dunque con forza la denuncia e lo sconcerto sui casi di palazzo Scala-Gherardesca
e Busini-Bardi ma abbiamo il dovere di fare delle precisazioni circostanziate
su alcune frasi. Questo per una corretta informazione in rispetto anche
della disciplina dell'Architettura. La nostra attività di ricerca vuole rimanere
di alto livello e di profilo scientifico svolta da architetti, paesaggisti, conservatori
e cultori della materia. Abbiamo
il dovere di tutelarci per poter continuare a svolgere questa difficile e preziosa
attività. Riportiamo in neretto le frasi dell'articolo oggetto di rettifica e
la spiegazione a latere Articolo
"scempio alla storica Villa Scala ?"
"Scempio alla storica Villa Scala:"
Aspettiamo di vedere i lavori terminati per completare il dossier con dei sopralluoghi.
Siamo certi della delicatezza del progetto in questione e dello stravolgimento
dovuto alla nuova destinazione d'uso ad albergo. Ci riserviamo di esprimere successivamente
delle aggettivazioni circostanziate su tutto il complesso. "L'Arch.
Noferi che ha curato gli interventi che sarebbero stati effettuati - molti di
essi sono al limite della legalità": una frase
grave. Non si può avvalorare in questo momento una simile proposizione che parla
di interventi fuori dalla legalità. Questa asserzione si può si può sostenere
solo all'interno di una adeguata consulenza legale e di una completa documentazione
unitamente a degli accurati sopralluoghi . I permessi sono stati rilasciati dall'Uff.
Urbanistica e vanno verificate le eventuali difformità con i vincoli dell'area,
il PRG e le eventuali varianti. Una difficile esegesi giuridica che rappresenta
un assioma all'interno di una valutazione meramente qualitativa del caso in questione.
Ci dissociamo, pertanto da questa affermazione. Non faremo considerazioni sulla
legalità dell'intervento, non prima di aver terminato un accurata ricerca che
è ancora incorso, come peraltro accennato più volte al giornalista, durante la
telefonata. Abbiamo sempre ribadito che aspettiamo di vedere i lavori terminati
per completare il dossier. "Nel
mirino anche due fabbricati presso l'accesso sul viale che secondo la documentazione
non sarebbero a norma": idem: non si può avvallare in questo momento una
simile valutazione urbanistica. Questa asserzione si può sostenere solo se accompagnata
da un adeguata consulenza legale. Ci dissociamo da questa frase e aspettiamo di
vedere i lavori terminati per completare il dossier. "L'associazione
contesta lo scempio che è stato fatto del parco con la modifica dei camminamenti":
non abbiamo mai parlato di scempio del parco, ci dissociamo dall'uso di questo
termine. Abbiamo altresì parlato di una viva preoccupazione per la riorganizzazione
del sistema del verde e per la nuova destinazione d'uso ad albergo con piscina
e locali interrati a - 4 mt., del più grande parco privato di Firenze. Ci dissociamo
da questo sostantivo e aspettiamo di vedere i lavori terminati per completare
il dossier. "Basti
pensare agli stravolgimenti che verranno attuati per la suddivisione in camere
separate." Aspettiamo di vedere i lavori terminati per completare il dossier
con dei sopralluoghi.
"Il permesso per la ristrutturazione di Villa Scala porta le firme dell'Assessore
all'urbanista Gianni Biagi e dell'Architetto Gaetano di Benedetto:" non
abbiamo intenzione di fare nomi, non adesso e non in questo contesto preliminare,
non è necessario visto il caso in questione. Al
di fuori di queste affermazioni riportate condividiamo pienamente il contributo
su palazzo Busini-Bardi e tutto il resto dell'articolo su palazzo Scala-Gherardesca
la cui conclusione riteniamo di grande interesse giornalistico.
Lorenzo
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